Prenota appuntamento
Spedizione gratuita per ordini superiori a €130
Storia
STIMM negli anni
1977
Primo negozio di calzature

“Belmondo”, il primo negozio di calzature, viene aperto dalla famiglia di Ottavio e Angela Casagrande a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, nel cuore delle Colline del Prosecco D.O.C.G. di Conegliano e Valdobbiadene, iscritte di recente nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco come paesaggio culturale. Roni Casagrande, il maggiore dei due figli, entra a far parte dell’azienda nel 1984 mentre il fratello minore Denis, vi entrerà nel 1994.

1994
Primo negozio di abbigliamento

Viene inaugurato, sempre a Pieve di Soligo, un nuovo store totalmente incentrato sull’offerta di abbigliamento, che mira a soddisfare una domanda crescente di prodotti sempre più selezionati e qualificati. La partenza è fulminea e la sinergia fra i due negozi genera un volano di richieste che porta unestensione dellofferta a tutte le merceologie di accessoristica. La fidelizzazione è molto forte: i clienti visitano entrambi i negozi, riuscendo così a coprire totalmente le proprie esigenze di acquisto. Qualche anno più tardi, nel 1998, stimolati dalle richieste di un pubblico sempre più numeroso ed esigente, i coniugi Casagrande avviano i lavori di un importante ampliamento dei negozi che segna le basi per la realizzazione di tutti i punti vendita che verranno aperti negli anni successivi.

2007
Antonio Mastrorocco ed il nuovo concept design

La grande svolta nel concept design degli store avviene grazie allincontro con Antonio Mastrorocco, Founder e Direttore Creativo di FutureNet. La Belmondo ha appena acquisito una superficie commerciale di 1.000 mq. a Conegliano e, proprio grazie all’intervento di Mastrorocco, sperimenta il primo format basato sul riuso adattivo e sullupcycling di arredi vintage industriali, che diventa un forte valore aziendale ed il principio guida per la realizzazione di tutti i punti vendita. Per l’inaugurazione viene creata una campagna di comunicazione teaser: in vetrina vengono presentati dei manichini sul lettino di uno psicanalista, accompagnati dal claim: Shopping Therapy

Fare shopping come terapia, come attività positiva e rigenerante, questo è dunque il messaggio di fondo, ironico e disinvolto, che si vuole trasferire. Il nuovo mood che permea la comunicazione dell’azienda genera grande clamore in tutta la Provincia di Treviso, con un successo tale che i clienti lo ricorderanno negli anni a venire. Un approccio ironico che  caratterizzerà d’ora in poi anche lo stile delle vetrine, scena di vere performance anche tratte dall’interesse per le rappresentazioni teatrali dell’allora store manager, Gianmarco Fontana, poi diventato CEO dell’azienda. 

2009
Apertura di Porcia

Alle porte di Pordenone viene inaugurato uno store che, date le modeste dimensioni della superficie - solo 500 mq. - è interamente dedicato alle calzature ed agli accessori in pelle. Il negozio di Porcia è il più piccolo della catena ma mantiene inalterati tutti gli elementi del retail design che ormai è diventato la filosofia dell’azienda.

2010
San Vendemiano

Dopo le conferme calorose del pubblico e degli addetti ai lavori, i fratelli Casagrande decidono di alzare ulteriormente l’asticella e commissionano ad Antonio Mastrorocco un format evolutivo del concept design, osservando che la maggior parte dei competitor avevano frettolosamente cercato di emulare il loro stile. A San Vendemiano Mastrorocco interviene anche sulla struttura dello store e realizza un involucro in cemento con una illuminazione scenografica che punta solo sul prodotto. Questo spazio di 1.000 mq. è meta di clienti che percorrono fino a 100 km per immergersi nellatmosfera teatrale del negozio: la retail experience del punto vendita si evolve in direzione di un elevato impatto emozionale sui frequentatori dello spazio.

2013
Rebranding

In prospettiva dell’inaugurazione dello shop online, l’azienda ritiene che i tempi siano maturi per una importante attività di rebranding, con la contestuale progettazione di un nuovo logo che sia in linea con il graphic design contemporaneo. Ecco che “Belmondo” diventa “STIMM”, acronimo di Shopping Therapy in My Mind. L’approccio ironico è di per sè una dichiarazione di principio, le attività di shopping per STIMM sono perennemente improntate al divertimento ed all’autoironia. Obiettivo del rebranding è quello di ottenere una immagine istituzionale di comunicazione che in qualsiasi applicazione comunichi un immediato messaggio di positività e di ottimismo volto alla gratificazione interiore: stare bene con se stessi e con gli altri in tolleranza e rispetto. Rebranding per dare un nuovo volto ed una nuova veste grafica ad un’azienda dinamica e innovatrice; rebranding, al tempo stesso, per rispondere ad una precisa esigenza di esprimere le ambizioni del progetto imprenditoriale, dichiarando la volontà di proporsi come leader d’immagine nel retail multimarca, in linea con il disegno di espansione territoriale che la proprietà ha deciso di intraprendere da tempo.

2014
Private Label

La capacità di cogliere gli umori del mercato è così alta che il qualificatissimo staff dei personal shopper si ritrova a dover porre continue richieste ai buyer di prodotti. Lesigenza di aderire alle richieste di mercato in modo sempre più preciso e tempestivo conduce alla decisione di realizzare una linea di prodotti a marchio proprio. In una fase iniziale vengono quindi realizzate piccole capsule che vanno a completare l’offerta dei fornitori. Anche in questo caso la risposta del pubblico è molto chiara: i prodotti della private label piacciono molto, tanto che vengono comparati ai brand più famosi presenti in store. Un successo che si deve alla collaborazione di tutto il management aziendale.

2015
Shop Online

Dopo attente analisi di mercato, lazienda decide di aprire il canale e-Commerce ufficiale STIMM e, come è nelle proprie attitudini imprenditoriali, decide di attivare una nuova business-unit che preveda la gestione diretta di tutte le attività: dalla fotografia, alle descrizioni dei capi, dalla produzione dei contenuti editoriali alla logistica ed al customer service, che fin dalle prime vendite si è dimostrato il vero punto di forza del nuovo canale di vendita online. Parallelamente, l’azienda ha implementato un efficiente servizio rivolto ai clienti che acquistano online e provvedono al ritiro presso uno qualsiasi dei punti vendita STIMM.

2020
Apertura di Belluno

Nella maestosa e storica cornice del palazzo Navasa-Colle, per oltre quarantanni anni sede della Banca dItalia, viene inaugurato lultimo concept store di STIMM. Ampia documentazione sul progetto è disponibile qui.

2021
STIMM oggi

• Denis Casagrande e Roni Casagrande Owner
• 60 dipendenti
• 6 store per oltre 7.000 mq. di superfici di vendita
• 1 store online
• 1 outlet
• Oltre 10.000 follower su Instagram
• 300 fornitori
• 1 private label
• 60.000 utenti registrati

Valori
La filosofia di STIMM
Claim di comunicazione

Contestualmente allo sviluppo ed all’espansione aziendale, STIMM ritiene utile definire una “carta dei valori” che regoli le relazioni con i vari interlocutori, stakeholder e collaboratori. Vengono dunque individuati i 3 Claim fondamentali, che concorrono alla definizione dell’identità del brand e sostengono quotidianamente scelte ed azioni. 

Ironic approach to fashion

In questo primo Claim si pone l’accento sulla modalità di ingaggio con gli interlocutori. La moda è sicuramente un business serio ed importante ma per STIMM è altrettanto importante che ci sia sempre una sottile vena di ironia: nella esposizione, nella scelta, nel vivere tutti i trend. Ironia negli accostamenti come nel linguaggio; in altre parole, uno sguardo piacevole e scanzonato all’agire quotidiano.

Real contemporary style

Siamo radicati nella contemporaneità con uno sguardo agli scenari Internazionali, con i display in upcycling che parlano un linguaggio di sostenibilità ambientale e che espongono progetti per il presente ma anche per il futuro. Nei nostri store la presenza di brand internazionali è vastissima, infatti siamo impegnati a costruire una retail experience di alto profilo emozionale, collaborando con aziende leader che ci identificano come location ideale per nuovi progetti. Ma il nostro cuore è italiano, per questo abbiamo un grande riguardo verso il Made in Italy e  scegliamo infatti di collaborare con artigiani italiani per tutto il nostro Private Label Stimm. 

Therapy of my moods

Noi pensiamo che qualche volta un colore, una forma, un particolare indumento possano ambientare” o contrastare un tuo stato danimo. Per questa ragione i nostri personal shopper, tutti i giorni, nei nostri store, cercano di interpretare lo stato d’animo dei nostri clienti stabilendo un rapporto che va molto oltre il puro suggerimento estetico. Per noi “moda” è anche espressione di una personalità e la scelta appropriata non può essere guidata semplicemente da dettami stagionali: noi non crediamo nella logica dell’hand-picking come semplice atto di acquisto. Il nostro obiettivo è la cura dello stato d’animo dei nostri clienti con i quali si stabilisce fin dalle prime battute un clima e una relazione confidenziale, è così che i nostri store sono diventati nel tempo, luoghi di ritrovo per uno scambio di conoscenze e di emozioni.

Upcycling
Il riuso adattivo di STIMM

Il riutilizzo adattivo si riferisce al processo di riutilizzo di un manufatto esistente per uno scopo diverso da quello per cui era stato originariamente costruito o progettato. 

Il riutilizzo adattivo è definito come “il processo estetico che adatta vecchia mobilia a nuovi usi mantenendo le sue caratteristiche storiche”. Questa pratica, quando modifica la destinazione d’uso migliorandone le prestazioni, viene definita di “Upcycling” e può prolungare la vita di un oggetto. Questo tipo di rivitalizzazione non si limita ad oggetti di alto antiquariato o di importanza storica, ma può essere una strategia adottata anche in caso di oggetti di comune utilizzo o di uso industriale.

STIMM ritiene che il riutilizzo adattivo sia una strategia efficace per ottimizzare le prestazioni operative e commerciali di un punto vendita. Inoltre il riutilizzo adattivo degli arredi è l'alternativa più efficace alle nuove costruzioni, in termini di sostenibilità ed economia circolare. 

Purtroppo, non tutti i vecchi arredi domestici o industriali possono qualificarsi per il riutilizzo adattivo. Antonio Mastrorocco, autore del concept design di STIMM e coinvolto nel rinnovamento dei locali commerciali dell’azienda, nello svolgimento del suo lavoro deve prima assicurarsi che il prodotto finito soddisfi le esigenze dell’utilizzo e che sia completamente utile per il suo nuovo scopo, ad un prezzo competitivo. 

STIMM ha adottato il riutilizzo adattivo poiché ritiene che sia un nuovo tipo di rinascita sostenibile della società, poiché allunga la vita degli oggetti ed evita i rifiuti di distruzione, incoraggia il dinamismo della cultura del riuso e fornisce anche sostanziali profitti sociali ed economici alla società. 

Considerazioni sociali

Secondo Antonio Mastrorocco, sviluppatore del progetto retail di Stimm, il riutilizzo adattivo è molto importante per la comunità, perché i vecchi mobili sono fondamentali per l'immagine e la storia di una società, aggiungono un’aurea speciale all'estetica del paesaggio urbano e all’interno degli spazi commerciali e dovrebbero quindi essere preservati e riutilizzati all’infinito per stimolare il senso estetico del pubblico ed accrescere la consapevolezza delle nostre radici culturali.